IL DESIDERIO DI SCOPRIRE,

LA VOGLIA DI EMOZIONARE,

IL GUSTO DI CATTURARE...

H. Newton

lunedì 25 luglio 2011

TORINO: LA RIGENERAZIONE DELLE AREE URBANE

Augé: "Nel mondo dei non-luoghi Torino mantiene la sua identità"

Esiste il rischio oggi che gli studi etnografici vengano meno con la globalizzazione?
“Oggi con il passaggio dal colonialismo alla globalizzazione c’è bisogno dello sguardo d’insieme sulla  società che proviene dall’antropologia. Il  contesto oggi è  ovunque  globale, non se ne esce, nemmeno in Africa. Il mondo è una città, tutto si urbanizza: e una grande  città è sempre un mondo, con tutte le culture che abbraccia”.

La città-mondo continua a ospitare i non luoghi da lei teorizzati negli anni ’90?
 “Sì e devo dire che sempre più non luoghi  e  luoghi convivono. I primi si identificano con gli aeroporti e i supermercati, ma anche con internet e gli spazi digitali per la comunicazione. Ma se poi si parla di un quartiere difficile, quello è un luogo, in quanto ci permette una lettura delle differenze sociali. Il centro storico di una città  diventa non luogo quando viene occupato dai turisti e perde la sua identità originaria. Devo dire che in questo le città italiane fanno un po’ eccezione, per questo le amo tanto. E Torino, in particolare, mantiene la sua identità, è anche più facile e dolce di Milano”.

La Repubblica, 31 maggio 2011



ExOfficineSavigliano